Terre Nere Guardiola Etna Rosso DOC
"Dove tutto cominciò. La prima vigna, il primo vino di tenuta delle Terre Nere nel 2002, il primo Etna Rosso a riportare la Contrada in etichetta e il primo in una bottiglia borgognotta. Di tutti i nostri cru Guardiola è quello dall’altitudine più elevata, dai 900 ai 1000 metri, all’estremo limitare della DOC. E naturalmente, più si ascende, più il terreno s’impoverisce. E la Guardiola non fa eccezione: terreni magri composti maggiormente da sabbia vulcanica, pietrisco basaltico e tracce di cenere. E egualmente naturalmente la ripidezza aumenta, e i terrazzamenti, per compensare, si restringono. La viticoltura diventa tutta forzatamente manuale e singolarmente difficile. L’altitudine inasprisce le acidità nei vini, i terreni magri accentuano i tannini. Una maturazione completa diventa essenziale." -Marco De Grazia
Dettagli del prodotto
Descrizione
Tenuta delle Terre Nere Guardiola è una DOC Etna composta interamente da uve di Nerello Mascalese. Fermentazione alcolica a temperatura controllata (28-30° C). Fermentazione malolattica spontanea e maturazione in barriques, tonneaux di rovere francese (20% legno nuovo). Imbottigliamento dopo 14 giorni di affinamento in legno
Color rubino tenue con riflessi aranciati. Profumo complesso, con una nota balsamica che ricorda le erbe aromatiche mediterranee. Sapore elegante, equilibrato, con una piacevole nota acido-tannica.
LA CANTINA
La proprietà è ubicata sulle pendici nord dell’Etna, entro la fascia collinare che si estende tra Solicchiata e Randazzo, storicamente di tutto il territorio Etneo la zona di elezione per i grandi vini rossi. La tenuta è composta da circa 45 ettari frammentati in 29 appezzamenti in nove contrade. I terreni degli appezzamenti sono di natura diversa e lo stesso è vero delle loro altitudini, che variano dai 600 ai 1,000 metri s.l.m. Eccezione fatta per circa 7 ettari recentemente impiantati, i restanti hanno tra i 50 e i 100 anni. Meno di un ettaro ha superato i 140 anni, sopravvivendo alla fillossera, ed è, dunque, franco di piede. La fillossera arrivò ufficialmente sull’Etna nel 1881 e distrusse una grande quantità di viti: il suolo vulcanico, tuttavia, grazie alla grande presenza di silicio, ha favorito la conservazione di molte viti ma di pochissimi vigneti che, per potersi definire prefillosserici, hanno quindi necessariamente un’età superiore ai 140 anni (al 2021).